La Ce(g)ina del Forte

Impossibile non parlare di Forte dei Marmi in un calendario di post che raccontano dei posti di mare. Lo sapete, ne ho già parlato qui , è il mare della mia infanzia. A dire la verità anche di quella di mia nonna, che qui è cresciuta, e di mio babbo, che qui ha passato tutte le sue estati. Da bambino, a giocare sulla lunga spiaggia di sabbia finissima, da ragazzo, nei mitici anni ’60 della Bussola e della Capannina, fino a quando ci mandava in vacanza con i nonni da giugno a settembre: eravamo le prime ad arrivare a giugno e le ultime a tornare in città!
Certo, il paese è molto cambiato: il lusso a tutti i costi e l’ostentazione ormai in mano ai russi hanno tolto gran parte dell’autenticità a quel paesino di mare dove si girava solo in bicicletta (qui detta la bigi), dove la merenda si faceva con le focaccine con i grani di sale di Valè, dove la mattina presto si andava a fare la passeggiata sul pontile a vedere i pescatori che rientravano. Oggi si vedono più porsche che bici, per una merenda da Valè si spende quanto una cena in pizzeria e di pescatori al pontile se ne vedono pochi e punti.

Ciononostante, per me mettere i piedi nella sabbia del forte, sedersi sotto quegli ombrelloni che ancora mi sembrano giganti come quando ero bambina, passeggiare per il paese al tramonto, è incredibilmente terapeutico e rilassante. Non posso far passare un’estate senza un week-end al Forte. Due, tre giorni al massimo dove ritrovare le mie botteghe, il mercatino del mercoledì, rimettermi in pace con il mondo, resettare tutto e ritrovare la bambina che scorrazzava in bici per tutta l’estate. Oggi, anche ritrovare i sapori nella mia mente, quei piatti che non si dimenticano, come la mitica cecina, che qui viene ribattezzata cegina perché al Forte le C diventano G!

Inutile dire, “bona” come da queste parti non si trova. Quando non si riesce ad arrivare fin qui, si può sempre provare a farla a casa. La cosa più importante è scegliere un’ottima farina di ceci, meglio se bio. Si prepara così:
100gr di farina di ceci
300ml di acqua
sale, olio evo
Pepe nero fresco

Mescolare piano la farina con l’acqua, aggiungendola poco per volta per evitare che si formino dei grumi. L’impasto deve raggiungere la consistenza di una pastella liquida. Aggiungere l’olio ed il sale e lasciare riposare una mezz’oretta. Nel frattempo, riscaldate bene il forno alla max temperatura. Ungere bene una teglia rotonda e larga con l’olio evo, distribuire la pastella fino a raggiungere uno spessore di ca. 3/5 millimetri massimo. Lasciare cuocere in forno: l’alta temperatura è il segreto perchè rimanga morbida al centro e croccante fuori. Si mangia calda, con una generosa spolverata di pepe e un giro di olio a crudo.

Ottima da sola, ma ancora più golosa se messa nella focaccia, di quella morbida e bassa, come fanno in Versilia. Si accompagna con una birra fresca, vi consiglio la birra artigianale Gassa d’Amante del Birrificio del Forte, per rimanere in zona.
Almeno una volta all’anno, ci vuole per ritrovare se stessi!

Le mie cecine preferite:

Forte dei Marmi
Focacceria Alessio,  Via IV Novembre 9, poco lontano dal lungomare, è un’istituzione per la pizza al taglio e per la cecina. In stagione, c’è sempre fila, sia a pranzo che la sera, quando una focaccia è lo spuntino ideale a mezzanotte. Focacceria Pozzetto, in piazza del Fortino, accanto al celebre Valè, qui al posto della vecchia storica Pizzeria Toscana la cecina è ancora fatta alla maniera tradizionale, nelle grandi teglie rotonde.
Caffè Roma, pza del Fortino, uno dei caffè storici del Forte, da sempre luogo di ritrovo delle celebrità e degli sportivi all’ora dell’aperitivo. Da poco, anche pizzeria: ottimo il loro pane arabo alla tipica maniera versiliese e immancabile la cegina calda.

Querceta, Fiore di Pizza: se dovete prendere il treno, passate da questo bar vicino alla stazione, e fate scorta di cecina e pizza take away.

Viareggio, Pizzeria Rizzieri: questa pizzeria in pza del Comune è un’istituzione, fanno la migliore pizza e la migliore focciaccia con la cecina che abbia mai mangiato. In questa affollatissima pizzeria, a tutte le ore si può gustare l’autentica cecina, croccante fuori e morbida dentro, cotta nelle grandi teglie nel forno a legna, volendo anche con la sua soffice focaccia. E’ super, bisogna però non avere fretta perché troverete coda a tutte le ore del giorno.

Firenze, Pizzeria Bocconcino: in pza Dalmazia si trova forse l’unico indirizzo a Firenze dove poter gustare una cecina. Buona alternativa rispetto a cucinarsela a casa.

Livorno, Torteria Gagarin: nella zona del mercato, in Via del Cardinale, 24 si trova questa celebre torteria, ovvero dove si sforna il più gustoso 5e5 della storia, il panino con la cecina, semplice o con la melanzana fritta. Se passate da qui, non mancate di fare una visita.

Con questa ricetta partecipo al contest Street Food
del blog Cucinando con mia Sorella

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